La capitale della Magna Grecia, Atene ha detto no a Gucci. La nota casa di moda ha presentato un progetto di moda con tanto di quattrini da sborsare per far si che la propria collezione fosse immortalata fra le rovine dell’antica Grecia. Nulla fatto però, con un secco rifiuto da parte dei Beni Culturali ed Archeologici greci. Adesso Gucci punterà la Sicilia, dove esistono testimonianze dell’Antica grecia, Selinunte e Agrigento, in primis?
Selinunte ed Agrigento sono state negli ultimi anni meta per il Camp Google ed hanno lasciato, i grandi del mondo davvero soddisfatti per le meraviglie immerse nei loro parchi. Selinunte in particolare è il Parco Archeologico più grande d’Europa. Selinunte è compresa nella città di Castelvetrano, in provincia di Trapani. Da qualche mese, la città ha cambiato la sua denominazione sociale in Castelvetrano-Selinunte. Una nota cantina della zona di Castelvetrano, a Menfi, ha lanciato una propaganda promozionale che sta promuovendo il Parco Archeologico più grande d’Europa. Perchè Gucci non sceglie Selinunte o Agrigento? Atene rappresenta con la sua Olimpia il centro della Magna Grecia ma le testimonianze di Selinunte e Agrigento non sono assolutamente da meno.
Storia di Selinunte.
Selinunte era una antica città greca sita sulla costa sud-occidentale della Sicilia; oggi costituisce il Parco archeologico più grande d’Europa. I ruderi della città si trovano sul territorio del comune di Castelvetrano, nella parte meridionale della provincia di Trapani. Nel sito archeologico, sull’acropoli vi sono alcuni templi insieme ad altre costruzioni secondarie, mentre altri templi si trovano su di una collina poco lontana.
Molti edifici sono rovinati in seguito a sismi avvenuti in epoca medievale; tuttavia alcuni interventi di anastilosi hanno permesso di ricostruire quasi completamente il Tempio E (il cosiddetto tempio di Hera), e di rialzare in gran parte uno dei lati lunghi del Tempio C.
Le sculture trovate negli scavi di Selinunte si trovano soprattutto nel Museo Nazionale Archeologico di Palermo. Fa eccezione l’opera più famosa, l’Efebo di Selinunte, che oggi è esposto presso la Casa del Viaggiatore, all’interno del parco archeologico, a ridosso dell’acropoli.