Grande Fratello Vip: il commento di Selvaggia Lucarelli, Predolin Signorini e De Lellis nel mirino. La quarta puntata del GF Vip ha riscosso parecchio successo di share ma non tutti però hanno applaudito ed apprezzato le “gesta” della casa più spiata d’Italia. Anzi, tanto per fare un esempio, la giornalista e blogger, Selvaggia Lucarelli, a modo suo ha commentato la puntata, e come di consueto, con la sincerità e la schiettezza che la contraddistingue.
Di seguito il post di Selvaggia Lucarelli, che dal proprio profilo di Facebook ha voluto commentare i momenti salienti della quarta puntata del Grande Fratello Vip.
“Cose che abbiamo imparato dal grande fratello ieri sera: 1) una bestemmia è considerata una faccenda imperdonabile, “faccia da bastardo, questa cosa la sistemo fuori” è una cazzatina. 2) La De lellis è la gioia di ogni autore: messa lì perché ignorante, sta seguendo il copione con commovente solerzia. 3) Alfonso Signorini mostra il suo consueto coraggio che sfodera, come sempre, solo con i pesci piccoli: impartisce lezioni di vita ad una che faceva Uomini e donne e che l’unica cosa che ha letto in vita sua è il libretto di istruzioni dell’epilatore elettrico. “Ignorante!”. Eh, ma va. Pensavo fosse stata messa dentro la casa per dare lezioni di buonsenso e civiltà. Un eroe.
4) La filippica sull’Aids non c’entrava un cazzo, se non a strappare qualche applauso di quelli ad minchiam, tipo all’atterraggio del pilota. Quella è talmente ignorante che quando parlava di paure di prendersi qualche malattia poteva intendere qualsiasi cosa, pure l’alopecia. O la piorrea. 5) Predolin è la dimostrazione che al bivio “oblio o figura di merda” convenga sempre scegliere la prima strada. Specialmente se non si hanno padrini e amici autori o editori che ti salvano il culo se sbagli.
6) il fatto che si sia risparmiato il processo solo a Jeremias, ieri sera, che poi era stato il vero caso durante la settimana e che in fondo era l’unico ad aver minacciato di passare ai fatti anziché limitarsi a dire cagate come gli altri, insegna che quel gruppo di lavoro lì tutela gli amici e i parenti, soprattutto se della Grande Sorella, più che del grande fratello. Il suo cambio di rotta poi (da bullo di quartiere a padre francescano), frutto di qualche evidente, saggia raccomandazione dall’esterno, fa ridere i polli. Tra un po’ gli spunta l’aureola. 7) Bossari è tenero, carino, gentile e ha già la vittoria in tasca. Certo è che senza voler togliere nulla a lui, vista la concorrenza, lì dentro quest’anno bastava essere un pelino, ma solo un pelino meglio di Donato Bilancia, per venire fuori come un eroe nazionale.