Coronavirus è arrivato in Italia già da giorni e tutto il paese è in allerta per il divagare del COVID-19. 270 sono i casi già accertati, la maggior parte delle persone affette si trovano al nord con 206 nella Lombardia, regione più colpita dal diffondersi del virus. 38 sono invece le persone con il coronavirus. A Firenze e Palermo primi due casi comunicati da qualche ora.
Il diffondersi del virus COVID-19 ha portato l’Italia al terzo posto mondiale per numero di contagi. Solo Cina e Corea del Sud precedono la nostra nazione. Un numero alto, destinato purtroppo a salire ancora, nonostante le misure adottate nelle ultime ore dal governo e dal Ministero della Salute.
Sul primo caso a Palermo è intervenuto il governatore della Regione Sicilia, Nello Musumeci: “Il campione esaminato al Policlinico di Palermo verrà immediatamente inviato allo Spallanzani per ulteriori verifiche. La signora, che è stata posta in isolamento al reparto di malattie infettive dell’Ospedale Cervello, è pienamente cosciente e mi è stato riferito che non presenta particolari condizioni di malessere”. Il Presidente della Regione Siciliana ha poi proseguito: “Ringrazio tutti gli operatori perché la macchina sanitaria regionale si è mossa con prontezza ed ha dimostrato di essere pienamente allertata. Al termine degli accertamenti daremo tutte le informazioni necessarie”.
In queste ore il Premier Giuseppe Conte ha chiamato a raccolta i governatori delle regioni d’Italia per dettare le misure volte a tamponare il propagarsi del virus. Scongiurare l’ansia ed il panico è il primo appello lanciato dalle istituzioni che non è stato bene inteso dalla popolazione nazionale. Tantissimi i supermercati presi d’assalto, l’approvvigionamento di prodotti di prima necessità è stata la prima conseguenza dell’effetto coronavirus.
Altri prodotti che sono stati presi d’assalto dagli utenti sono stati gli igienizzanti come Amuchina e similari. Supermercati, Farmacie e Parafarmacie hanno finito le scorse in pochissimo tempo.
Coronavirus: i numeri utili da utilizzare in caso di sintomi o di rientri dalle zone colpite dal virus, 112 ed il numero unico nazionale 1500.