Non è tempo per discutere a chi andrà il Reddito di Emergenza ed a chi no, è tempo di snellire la burocrazia e concedere ai senza fonti di reddito, ai disoccupati ed anche ai lavoratori in “nero” un sussidio che permetterà di coprire le spese di sopravvivenza in questo periodo di forte emergenza coronavirus.
Il ministero dell’economia e delle finanze, con in testa di ministro Roberto Gualtieri, sta studiando e redigendo il programma atto a stabilire l’elargizione del Reddito di Emergenza. Da fonti accreditate, tale reddito non dovrebbe seguire l’iter burocratico del reddito di cittadinanza che tanto ha fatto discutere ad un anno dalla sua messa in opera.
La somma da destinare per RdE inizialmente era di 6 miliardi di euro, nelle ultime ore pare che si arriverà a destinarne 10 miliardi. Un sussidio di 1600 euro spalmato in due trance mensili. Questo è quanto sembra ormai essere in dirittura d’arrivo e potrà essere richiesto nei prossimi giorni.
Altra discussione in opera attualmente al Ministero dell’economia e delle finanze è sulla modalità di concessione dell’assegno mensile. Pare che, come previsto per il precedente bonus di 600 euro, che si potrà richiedere a partire da mercoledì 1 aprile, anche il Reddito di Emergenza sarà richiedibile attraverso il portale INPS.