Una Roma che non ti aspetti, nel clou della stagione i giallorossi, partiti favoriti in virtù di un mercato da grande, crollano inaspettatamente ed adesso sono chiamati a salvare la faccia mantenendo quantomeno il secondo posto. Roma trafitta da una Fiorentina in Europa League e contestata dal proprio pubblico, dalla Sud, cuore del tifo giallorosso, che alla fine della partita, persa in pessima maniera, ha chiamato i giocatori sotto la Curva per manifestare a gran voce tutto il proprio disappunto. Sabatini e Garcia, rispettivamente, ds ed allenatore, hanno espresso il proprio mea culpa ai microfoni, del resto le due figure sono i principali responsabili della crisi che attanaglia la Roma ormai da diverse settimane.
Dalla rincorsa alla Juve in campionato, si è passati all’eliminazione dalla Coppa Italia, all’eliminazione in Europa League ed all’addio al sogno scudetto, tutti obiettivi mancati in una stagione maledetta, iniziata con buoni propositi ma che via via ha visto una Roma sciogliersi come neve al sole. Brutta anzi bruttissima, senza infamia e senza lode, sulle gambe molti giocatori cardini della rosa giallorossa, il solo Florenzi, si è salvato, ad esempio nella “partitaccia” contro la Fiorentina in Europa League. Troppo poco per una squadra che doveva contendersi lo scudetto con la Juve, dopo la buona stagione dello scorso campionato.
Errori di mercato ma anche errori di programmazione atletica, il problema principale è che Rudy Garcia ha perso di mano la situazione, la Roma, lontana parente di quella d’inizio stagione, è lenta, abulica e senza quella tensione giusta per affrontare qualsiasi avversario. Garcia da ieri sera riuscirà nell’intento di tirare il meglio dai suoi? La contestazione dei tifosi, civile e sacrosanta, sarà da stimolo per i giallorossi? Tante domande che solo il campo potrà dire se la Roma nelle prossime undici gare sarà capace di rialzarsi e mantenere quantomeno il secondo posto. Nell’eventualità negativa sarà un vero e proprio fallimento e la proprietà potrebbe arrivare anche a drastiche decisioni.
Gianfilippo Bonanno