Luciana Littizzetto ha tolto i suoi panni, consueti e soliti, pieni di ironia e sarcasmo, e ne ha indossati dei nuovi, presentandosi a Che tempo che fa da Fabio Fazio commovente e profonda, i fatti di Parigi hanno scosso talmente che anche lei, esilarante e comica, ha interpretato una parte insolita che ha davvero emozionato, l’attentato di Parigi del 13 novembre meritava il silenzio o quantomeno la non risata.
Luciana Littizzetto è riuscita nel suo intento ed i telespettatori di Che Tempo che fa hanno sicuramente apprezzato il gesto di un grande personaggio televisivo come l’ospite consueto del programma domenicale di Fabio Fazio.
Luciana a Che Tempo che fa ha letto una lettera, “In questi momenti fare il nostro mestiere è molto difficile… È come se la realtà staccasse il sorriso. Mi piace pensare che ci sia ancora spazio alla vita”. Ha anche citato Aldo Cazzullo e ha letto le sue parole sul Corriere della Sera, parole davvero forti e profonde. Lo stato d’animo della Littizzetto incarna quello di tutto il mondo a causa della strage di Parigi.
La dedica di Cazzullo sul Corriere della sera: “Quelli che sono usciti dallo stadio cantando la Marsigliese – I musicisti di strada che davanti al Bataclan hanno suonato We shall overcome – I commessi di Hermes e Kenzo che stamattina hanno detto ai direttori dei negozi che sarebbe stato meglio chiudere per lutto – I verdurieri che nonostante i consigli della prefettura hanno aperto il banco ai mercati rionali – I ragazzi in fila per donare il sangue – Quelli che hanno messo on line il video dei ragazzi che uscivano dallo stadio cantando la Marsigliese – I dipendenti comunali che hanno passato il giorno libero a pulire il sangue sui marciapiedi – Quelli che su Facebook aggiornano la bacheca «dimmi che sei vivo» – Gli anziani che nella notte hanno aperto la porta di casa a sconosciuti che avrebbero potuto essere i loro nipoti – I 400mila che hanno cliccato il video dei ragazzi che escono dallo stadio cantando la Marsigliese – Quelli che si sono alzati con l’idea di restare in casa tutto il giorno e al pomeriggio sono usciti – I terapeuti che hanno aperto un ufficio di «psicological help» nel municipio del quartiere più colpito – I poliziotti che alle 5 di sera hanno placato una rissa tra neri e algerini in rue de Rivoli dicendo: «Vi rendete conto che sono successe cose più importanti della vostra rissa?» – Quelli che hanno messo in place de la République lo striscione nero con il motto di Parigi: «FLUCTUAT NEC MERGITUR», la barca oscilla tra le onde ma non affonda – Chi ha scritto sui muri del Marais «alla fine non vincerete voi» – L’immigrato cambogiano con la fisarmonica che sulla passerella di fronte al Louvre suona la Vie en rose”.
Per vedere il video dell’intervento di Luciana Littizzetto a Che Tempo che fa di domenica 15 novembre clicca qui.