Ieri sera su Rai 1, è andato in onda il film dedicato a Chiara Lubich, che rende omaggio alla fondatrice del Movimento dei Focolari nel centenario della sua nascita.
Trento, 1943. Chiara è una giovane maestra che vive l’orrore della guerra cercando disperatamente di dare un senso a quello che sta accadendo. All’indomani dell’armistizio, afflitta da mille dubbi e da mille domande, mentre vaga per la città martoriata dai bombardamenti, si ferma davanti ad una statua della Madonna e capisce che Dio è l’unico ideale che non è crollato. La donna sceglie, così, di vivere concretamente il Vangelo con un’unica missione: fare in modo “che tutti siano uno”. La decisione di vivere concretamente il Vangelo, condiviso con le sue amiche, scatena le reazioni dei benpensanti, tra cui il padre di Ines, un gerarca fascista che ha minacciato di morte Gino, e che non tollera che la loro figlia frequenti Chiara.
Quando Gino viene arrestato tra i partigiani in montagna, Chiara è costretta a chiedere aiuto proprio al padre di Ines il quale però si rifiuta di aiutarla e la accusa del furto di un gioiello di famiglia che in verità Ines aveva donato alla causa del focolare. La guerra finalmente finisce e Chiara può riabbracciare la sua famiglia ma la realtà è cambiata. Ora è il padre di Ines a chiedere di intercedere per la sua vita. Intanto intorno a Chiara si sono radunate sempre più persone, dando così vita al Movimento dei Focolari. Una donna a capo di un movimento laico, impone l’intervento del Sant’Uffizio.