i Maggiori vertici della politica mondiale da oggi riuniti a Parigi, in occasione della Cop 21, per affrontare il tema delicato e preoccupante della situazione climatica mondiale che rischia di causare effetti catastrofici su tutto il globo terrestre.
Inquinamento ed emissioni di anadride carbonica alla base della conferenza mondiale sul clima, trovare un accordo economico per ottenere delle soluzioni efficaci è ormai diventato indispensabile, sopratutto in funzione dei precedenti tentativi falliti.
Più di 150 paesi arrivano a Parigi per tentare di invertire la rotta sul surriscaldamento globale. L’Unione Europea si è impegnata a ridurre del 40% le emissioni rispetto al 1990 entro il 2030. Per la prima volta Stati Uniti e Cina, principali inquinatori del mondo, nonchè responsabili del 40% delle emissioni globali di gas serra, sembrano essere d’accordo impegnandosi già dal 2014 a ridurre le emissioni di gas serra attraverso l’investimento e l’incremento sostanziale delle energie rinnovabili.
Le nazioni maggiori stanno tentando di trovare delle soluzioni per le nazioni più povere che non riescono a fare a meno dei combustibili fossili. La soluzione potrebbe essere quella di garantire 100 miliardi all’anno per investimenti nell’energie rinnovabili alle nazioni sottosviluppate.
La speranza è che questa conferenza di Parigi possa finalmente portare ad un coinvolgimento internazionale su un tema così delicato come quello del clima legato all’inquinamento globale. Su un punto sembrano essere tutti d’accordo: rinviare il raggiungimento di una soluzione non è più possibile. Le conseguenze potrebbero essere devastanti.
Tutti riuniti allora, da Laurent Fabius, Ségolène Royale (ministro per l’Ecologia), Francois Hollande e Ban Ki-moon (ap) a Obama. Tra gli esclusi il premier Renzi. La manifestazione terminerà giorno 11 dicembre in una Parigi blindata a seguito dei fatti che hanno sconvolto la capitale francese nei giorni passati.
Redazione Peoplexpress