Sembra che tutto sia confermato! Il Premier Giuseppe Conte in queste “convulse” fasi sta per firmare il nuovo Dpcm che entrerà in vigore nelle prossime ore. Dopo essersi rivolto alla Camera ed al Senato, Giuseppe Conte è pronto per porre la sua firma al Dpcm che riguarderà tutta la nazione per le prossime 4 settimane.
L’Italia verrà divisa in tre aree: rossa, arancione e verde, questa distinzione riguarderà misure restrittive che saranno diverse per le regioni delle tre zone distintamente separate dai numeri dei contagi e decessi da Covid.
Il nuovo Dpcm scongiura di fatto un nuovo lockdown ma pone delle regole e delle misure che interesseranno gli italiani. Alcune delle ordinanze previste riguarderanno invece tutto il territorio nazionale, così come aveva già anticipato il Premier Conte rivolgendosi alla Camera ed al Senato.
Nuovo Dpcm: Conte Anticipa alla Camere le misure che entreranno in vigore con il prossimo Decreto
Le misure del nuovo Dpcm che riguarderanno tutta Italia:
- Didattica a distanza al 100 per cento alle scuole superiori.
- Limiti alla mobilità fra Regioni a rischio.
- Centri commerciali chiusi nel weekend e nei giorni festivi.
- Non apriranno i musei, le sale bingo e quelle scommesse.
- I mezzi pubblici potranno essere pieni al 50 per cento.
- Ci saranno limiti alla circolazione delle persone di sera con un coprifuoco che scatterà, molto probabilmente, alle 21.
Le regioni inserite nella zona “rossa” sono Lombardia, Piemonte e Calabria. In queste zone, secondo quanto riporta Repubblica.it, resteranno aperte solamente le industrie e le scuole fino alla prima media. Il resto seguirà le lezioni da casa. Chiusi tutti gli esercizi commerciali, compresi parrucchieri ed estetisti. Nessuna serrata per i servizi essenziali, ovviamente farmacie e supermercati saranno aperti al pubblico come a marzo scorso.
Le regioni inserite nella zona “arancione” sono Puglia, Liguria e Campania. In queste zone, secondo quanto riporta Repubblica.it, i ristoranti restano chiusi, le loro serrande rimangono abbassate tutto il giorno e non più solo dopo le 18. Sono salvi però parrucchieri e centri estetici. Oltre quindi alla serrata dei locali, restano in vigore le regole generali.
Nelle regioni indicate come zona “verde”, meno restrizioni ma vige il divieto di circolazione dalle 21. In sostanza valgono le misure per tutto il territorio nazionale come in elenco precedentemente.