L’emergenza Coronavirus, tra i tanti settori che ha costretto a chiudere, il calcio ed in maniera particolare il suo massimo campionato quello della Serie A. Campionato 2019/2020 fermo alla 26esima giornata con alcune gare della 25esima da recuperare. In queste settimane di chiusura totale, i tifosi si sono interrogati sul futuro della stagione calcistica ed al momento vivono nell’incertezza per via di molta confusione creata dagli addetti ai lavori. Dirigenti che vorrebbero tornare subito in campo, altri invece che seguono la linea della cautela. Alcuni invece non vorrebbero proprio ricominciare come Cellino, patron del Brescia e Ferrero, presidente della Sampdoria.
La redazione di Peoplexpress.it ha voluto chiedere al suo caporedattore Gianfilippo Bonanno cosa pensa della questione legata al ritorno in campo della Serie A.
Buongiorno direttore, i tanti tifosi s’interrogano sul futuro dell’attuale stagione, un suo personale parere.
G. Bonanno: “Io credo che al momento sia difficile fare delle previsioni sul ritorno in campo. Comprendo la voglia di alcuni presidenti di voler tornare subito ma le condizioni sanitarie non lo permettono. Proprio per via delle direttive nazionali che tutto il paese sta, con enorme sacrificio, mantenendo, il “calcio” inteso come settore globale deve necessariamente attendere una forte risalita dei numeri del coronavirus. Per questa ragione la mia personale opinione è quella che si potrebbe tornare in campo intorno alla metà di giugno”.
Alcuni presidenti si dicono ottimisti sul ritorno agli allenamenti già dalla prossima settimana.
G.Bonanno: “Con i dati alla mano e dalle indiscrezioni sul prossimo DPCM, credo che anche per gli allenamenti delle squadre se ne riparlerà nella fase 2 e quindi dal 4 maggio. Previsioni personali tenendo sempre conto dei dati medico-sanitari che arriveranno nei prossimi giorni. Il calcio, comunque, sarà l’ultimo settore a ripartire nel nostro paese”.
Una stagione 2019/2020 che potrebbe terminare ad agosto e compromettere la prossima?
G.Bonanno: “Bisognerà capire lo spirito dei calciatori e soprattutto quelle squadre dei centri più colpiti dal Coronavirus, ad esempio Atalanta e Brescia, con quale animo potrebbero oggi tornare in campo. E’ una domanda che mi pongo ormai da tempo. Io personalmente sarei per la teoria dei playoff e play out. Dodici giornate di campionato più alcuni recuperi richiedono tempo e soprattutto una preparazione lunga per le squadre. Le idee chiare le avremo sicuramente nelle prossime settimane, un primo passo importante sarà quando il Consiglio dei Ministri autorizzerà gli allenamenti di gruppo alle squadre, prima di allora nessuno può permettersi di fare previsioni”.