Il presidente della FIGC in diretta su Sky Sport 24 ha ribadito quanto dichiarato nelle scorse ore riguardante il futuro della stagione 2019/2020. Prima ha voluto ringraziare le società e tutti i calciatori che in questi giorni di emergenza al COVID-19 si sono distinti per forti espressioni di solidarietà nei confronti di tutti quei cittadini, operatori sanitari e medici che sono in prima linea nel combattere il coronavirus.
I giornalisti di Sky Sport 24, fra i quali anche Matteo Marani, hanno voluto portare all’attenzione del numero della FIGC, il tema “caldo” degli amanti del calcio: che fine farà la stagione 2019/2020? Gabriele Gravina ha voluto ulteriormente ribadire che qualsiasi decisione ufficiale dipenderà dalle risultanze che le massime istituzioni politiche ed economiche del paese porteranno a conoscenza di tutti.
Al tempo stesso però il massimo esponente della Federazione Italiana Gioco Calcio ha voluto dettare le linee guida di come stanno valutando la questione.
“Noi abbiamo un piano al quale abbiamo dato priorità assoluta, il valore della competizione sportiva. Noi ci siamo già attivati con la Fifa, che ha già organizzato una task force per rivedere i termini di prolungamenti dei contratti nel caso in cui dovessimo sforare la scadenza del 30 giugno.
Oggi la deadline è del 30 giugno, ma siamo in attesa di comunicazioni da parte dell’Uefa e della Fifa che si sta impegnando per trovare una soluzione per tutte le federazioni. Per noi l’ideale è imporre una deadline intorno al 30 luglio, con partenza entro il mese di maggio. Dobbiamo comunque attenerci al rispetto delle ordinanze che ci arrivano dalle massime autorità.
Dipendiamo dall’Oms, non possiamo prevalicare il loro ruolo. Se non si potesse andare oltre il 30 giugno faremo una serie di riflessioni per salvare il valore della competizione sportiva che è stata raggiunta sul campo. È un’ipotesi a cui non abbiamo ancora dato attenzione. Seppur in un momento di difficoltà, io resto ottimista”.
Gravina esclude che si posso ‘collegare’ la stagione 19-20 a quella successiva: “Perché finiremmo per comprometterle entrambe: non dimentichiamo che a giugno c’è l’Europeo. La possibile assegnazione del titolo? Ne parleremo in Consiglio Federale. Mi piace essere legato all’idea che il campionato si deve finire”.