La serie A fra non molto tornerà in campo, quantomeno per gli allenamenti che dovrebbero iniziare per le squadre il prossimo 4 maggio. Prima di quella data i calciatori saranno sottoposti ad uno specifico controllo, questo è quanto trapela dopo l’ordinanza del 10 aprile del Consiglio dei Ministri nell’emergenza Coronavirus.
Ma c’è un aspetto che non va sottovalutato: ok per il ritorno in campo, a giugno comunque, ma tutte le gare fino alla fine dell’anno 2020 si disputeranno a porte chiuse, senza tifosi dentro lo stadio.
Il pericolo da coronavirus porterà necessariamente i vertici politici ed i dirigenti federali a rimanere molto cauti, ecco perchè si andrà per il “porte chiuse” fino a Natale prossimo. La paura di un nuovo forte contagio è molto alta.
Intanto le società discutono sul taglio degli stipendi dei propri tesserati, situazione che non è giunta a nessuna conclusione globale. Solo la Juventus ha annunciato ufficialmente il taglio a cui hanno aderito i propri calciatori. Gli altri club ancora oggi devono discutere. Pare infatti che in molti attendono l’ufficialità del ritorno in campo. Un dettaglio che non va sottovalutato e che ancora non è uscito allo scoperto è la presa di posizione dei calciatori sul rientro a giocare.
Damiano Tommasi, presidente AIC, ha ascoltato a lungo i rappresentanti dei calciatori professionisti e sono tutti d’accordo che un ritorno in campo, anche solo per gli allenamenti, dipenderà da una sicurezza di salute migliore rispetto a tutto ciò che si sta vivendo in questo momento. I giocatori, come più volte ribadito dallo stesso Tommasi, sono soggetti fortemente a rischio contagio. La loro volontà, che in queste settimane, è stata “oscurata” dalle dirigenze e soprattutto dalle questioni economiche delle società, sarà la condicio sine qua non per il ritorno in campo.
Società che dovranno fronteggiare un’altra emergenza economica: gli introiti della vendita dei biglietti e degli abbonamenti, sia per la stagione 2019/2020 sia per la prima parte del campionato 2020/2021. Questo un ulteriore aspetto che colpirà i bilanci, previsionale della prossima stagione e consuntivo dell’attuale.