Il procuratore capo di Roma, Giuseppe Pignatone, intervenuto alla conferenza stampa sugli arresti avvenuti oggi nell’ambito di una inchiesta sulla corruzione in alcuni appalti Anas ha riferito: “La mia sensazione leggendo le carte, che sono prevalentemente, ma non solo, intercettazioni, è la sensazione deprimente della quotidianità della corruzione. La principale indagata ( la Dama Nera ndr) va in ufficio per lavorare ma il suo lavoro è gestire il flusso continuo della corruzione: c’è la borsa sempre aperta, arriva qualcuno e ci mette una busta. Tratta pure male i collaboratori, che non sono ritenuti all’altezza nell’avere a che fare con gli imprenditori per riscuotere le mazzette. La sensazione della lettura di queste carte è la quodidianità della corruzione vista come cosa normale”.
Altro scandalo che colpisce l’azienda Anas, stamattina il bilancio sulla presunta corruzione all’interno dell’Anas è di dieci persone arrestate a seguito dell’operazione della Guardia di Finanza di Roma nell’ambito di un’inchiesta per corruzione sugli appalti Anas. In manette cinque dirigenti e funzionari di Anas Spa della Direzione Generale di Roma, tre imprenditori, titolari di aziende appaltatrici di primarie opere pubbliche, un avvocato e un politico, Giuseppe Meduri, sottosegretario alle Infrastrutture durante il secondo governo Prodi. Il provvedimento cautelare è stato emesso sulla scorta degli elementi raccolti nel corso delle indagini delle Fiamme Gialle del Nucleo di Polizia Tributaria di Roma, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma.
Redazione Peoplexpress