David Rossi: il mistero della valigetta, caso riaperto. David Rossi, capo della comunicazione della Monte dei Paschi di Siena, morto la sera del 6 marzo 2013 è tornato nuovamente sulle cronache e potrebbe essere al centro di un caso riaperto dalla Procura. La vicenda ha vissuto due sentenze che avevano sancito la morte per suicidio dell’uomo. Su insistenza della moglie e della figlia, e grazie al lavoro giornalistico e non solo, dell’inviato de Le Iene, Antonino Monteleone, la vicenda si è arricchita di diversi spunti che lasciano pochi dubbi sulla morte di David Rossi.
Tutti gli indizi raccolti fanno pensare ad un omicidio, perpetrato nel contesto dello scandalo che ha avvolto in quelle settimane, di quattro anni fa, il sodalizio bancario senese. Nel link sotto potrai rivedere tutti i servizi della trasmissione sul caso di David Rossi.
Riassunto del servizio andato in onda a Le Iene di martedì 14 novembre 2017, per rivederlo clicca sul video.
“L’avvocato della vedova di Rossi, Luca Goracci ha fatto delle clamorose rivelazioni che rendono ancora più misterioso il caso della morte di David Rossi. Il legale ha parlato di un testimone che un anno e mezzo fa lo ha contattato telefonicamente.
Durante l’incontro nello studio legale di Goracci, l’uomo ha raccontato di avere avuto il 6 marzo del 2013, giorno della morte di David, un appuntamento proprio con Rossi. Il testimone misterioso si è presentato come Antonio Muto. L’avvocato quando ha visto in televisione l’intervista a Report di Antonio Muto, capisce che non è l’identità del testimone. I racconti del misterioso personaggio potrebbero essere stati inventati ma c’è un episodio che conferma la validità del testimone.
Il testimone racconta la presenza di una valigetta. Il fratello di David conferma che suo fratello in ospedale, in visita del padre, aveva una valigetta che conteneva sicuramente documenti importanti. L’avvocato sul contenuto della valigetta ha risposto quasi malamente all’inviato. Poi a telecamere abbassate l’avvocato racconta quanto avvenuto quel giorno di novembre del 2012. Secondo il testimone, la valigetta era piena di soldi. Un mistero che s’infittisce”.