Il Premier Conte ha parlato agli italiani, ieri sera giovedì 3 dicembre, intorno alle 20:20 ed ha esposto le misure previste dal nuovo Dpcm che è entrato in vigore dalla mezzanotte di oggi, venerdì 4 dicembre. Giuseppe Conte ha posto la firma sul testo del decreto, approvato mercoledì dalle camere, nessuna modifica in sostanza, tutte le anticipazioni sono state confermate. Reazioni forti di alcuni governatori delle Regioni che criticano alcune regole. “Natale blindato” è questo che salta subito fuori, vietati gli spostamenti fra regioni dal 21 dicembre al 6 gennaio e nelle giornate del 25, 26 dicembre, 1 e 6 gennaio, divieto di spostarsi anche fra comuni.
Il testo estende il limite massimo di vigenza dei decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri (DPCM) attuativi delle norme emergenziali, portandolo dagli attuali trenta a cinquanta giorni. E’ quanto si legge nel comunicato stampa del Consiglio dei Ministri, ne conviene che le regole del dpcm precedente saranno valide per 50 giorni. Fra queste il coprifuoco dalle ore 22 resterà in vigore in tutta Italia fino al prossimo 22 gennaio. A queste regole a cui gli italiani sono ormai abituati da 30 giorni, vanno aggiunti:
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 saranno vietati gli spostamenti tra Regioni diverse (compresi quelli da o verso le province autonome di Trento e Bolzano), ad eccezione degli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute.
- il 25 e il 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 saranno vietati anche gli spostamenti tra Comuni diversi, con le stesse eccezioni (comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute).
- sarà sempre possibile, anche dal 21 dicembre al 6 gennaio, rientrare alla propria residenza, domicilio o abitazione.
- dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021 sarà vietato spostarsi nelle seconde case che si trovino in una Regione o Provincia autonoma diversa dalla propria. Il 25 e 26 dicembre 2020 e il 1° gennaio 2021 il divieto varrà anche per le seconde case situate in un Comune diverso dal proprio.
- Infine, le nuove norme stabiliscono che i DPCM emergenziali, indipendentemente dalla classificazione in livelli di rischio e di scenario delle diverse Regioni e Province autonome, possano disporre, nel periodo dal 21 dicembre 2020 al 6 gennaio 2021, su tutto il territorio nazionale, specifiche misure tra quelle già previste elencate dalle norme primarie.
Centri commerciali potranno rimanere aperti tutti i giorni fino alle ore 21. Nei weekend, pre-festivi e festivi sono concesse le aperture solo ed esclusivamente ad alimentari, tabacchi, parafarmacie e farmacie all’interno dei centri.