Fausto Brizzi, la moglie Claudia Zanella lo difende. Intanto spuntano altre accuse sul regista. L’attrice di cinema e teatro, Claudia Zanella, moglie del regista e produttore cinematografico, Fausto Brizzi, cerca di fare quadrato attorno al polverone mediatico che ha colpito suo marito e di riflesso tutta la sua famiglia. Una vicenda che potrebbe passare ai tribunali, se le donne, che hanno accusato il regista, attraverso le telecamere della trasmissione Le Iene, facessero una denuncia alle autorità.
Ecco l’ultimo dei servizi a Le Iene dell’inviato Dino Giarrusso sullo scandalo che colpito il regista romano. Brizzi, autore di pellicole molto famose e dell’ultimo cine panettone, che andrà in onda a breve.
Fausto Brizzi, la moglie Claudia Zanella lo difende. Intanto spuntano altre accuse sul regista.
Alcune delle parole di Claudia Zanella in difesa del marito, Fausto Brizzi, colpito dallo scandalo delle presunte molestie ed abusi sessuali ad attrici italiane. “Mi addolora molto ascoltare le accuse rivolte a Fausto perché non corrispondono in nessun modo alla persona che conosco, pur nutrendo il massimo rispetto per le donne che si sono sentite ferite. Gli sono vicina perché così avviene tra una moglie e un marito quando si affrontano periodi difficili. Sono barricata in casa da 5 giorni e non posso nemmeno portare mia figlia di un anno e mezzo al parco, perché sotto al nostro portone ci sono giornalisti e paparazzi a qualsiasi ora del giorno e della notte. Anche questa può essere considerata violenza sulle donne: in questo caso io e mia figlia”.
Claudia Zanella racconta i suoi ultimi giorni dopo l’uscita dello scandalo.
“Girano molte voci e tali sono per me. Mia madre non sta bene e questa è la mia priorità ora. Ho iniziato a fare l’attrice a 11 anni, oggi ne ho 38. In questi anni mi è capitato di sentire di tutto, racconti di molestie di produttori su attori e attrici, abusi di potere da parte di registi e casting (uomini e donne), avance ricevute poco gentili e decisamente fuori luogo. Ho anche conosciuto attori e attrici alla ricerca di notorietà a tutti i costi”.
Intanto però a rincarare la dose sulla vicenda, ci ha pensato una nuova testimone, a tatuatrice Vanya Stone. La donna ha raccontato a Grazia la storia di un provino trasformatosi in abuso. “Mi fissava con occhi che facevano paura. Poi sono riuscita a sbloccarmi: sono saltata in piedi e gli ho gridato che era un porco, un pervertito. Lui mi ha afferrata per le braccia cercando di fermarmi, dicendomi che, in fondo, sapeva che piaceva anche a me. Gli ho dato una spinta e sono fuggita giù per le scale”. La tatuatrice è andata dai carabinieri a fare un esposto: “Ma non è servito. Mi hanno detto che non avevo prove, che non potevano agire. Non so neanche se mi hanno creduto”.