Qualche settimana fa, uno degli ultimi servizi molto forti ed alquanto discussi, trasmesso dalla trasmissione di Italia 1, Le Iene, è stato quello relativo al “famigerato” fenomeno del gioco mortale denominato Blue Whale. Servizio a cura di Matteo Viviani. In quel caso, la iena ha raccolto parecchie testimonianze di ragazzi che hanno raccontato come fosse vero il gioco mortale della “Balena Blu”. Nel filmato del servizio non sono mancate le immagini molto forti di chi si buttava a capofitto dal palazzo più alto della propria città.
Matteo Viviani, intervistato per il FattoQuotidiano da Selvaggia Lucarelli ha ammesso alcune verità, nascoste dietro il servizio de Le Iene: “I video non erano collegati al Blue Whale. Me li ha girati una tv russa ed erano solo un punto di partenza. Ammetto la leggerezza nel non aver fatto tutte le verifiche, ma erano comunque esplicativi di quello di cui parlava il servizio”.
Selvaggia Lucarelli tira in ballo la questione legata al ragazzo italiano di Livorno, pare coinvolto nello stesso gioco mortale del Blue Whale: “Abbiamo premesso che il legame col Blue Whale era la versione del suo amico e che era solo il punto di partenza del servizio”.
Viviani però difende se stesso e la trasmissione: “Ho chiesto agli alunni di una scuola quanti conoscessero il Blue Whale prima del mio servizio. La metà ha alzato la mano. Noi adulti ignoriamo parte del web, specie quella popolata dai giovanissimi”.
Viviani tira in ballo le forze dell’ordine che sono a conoscenza del fenomeno: “La polizia italiana ha confermato l’esistenza di un allarme sociale e mi ha ringraziato per l’attenzione che ho portato sul fenomeno”.