Per l’omicidio della Kercher è stato condannato in via definitiva con rito abbreviato il cittadino ivoriano Rudy Guede e, in primo grado, come coautori nell’omicidio, la statunitense Amanda Knox, e l’italiano Raffaele Sollecito. I presunti autori del delitto furono successivamente assolti in appello per non avere commesso il fatto, mentre Amanda Knox fu condannata a tre anni di carcere per calunnia nei confronti di Patrick Lumumba, accusato da lei dell’omicidio e risultato estraneo ai fatti.
Le reazioni sull’assoluzione definitiva di Amanda e Raffaele sono chiaramente contrastanti. La mamma di Meredith Kercher continua a non credere all’innocenza dei due imputati, “Sono sorpresa e scioccata. Strano che la sentenza cambi ora in Cassazione. Al momento non ho alcun piano” queste le uniche parole rilasciate dalla madre di Meredith. Dure la parole del legale Maresca della famiglia Kercher: “Penso che questa sentenza rappresenti una sconfitta per la giustizia italiana. Non e’ stata raggiunta la prova, o almeno cosi’ ci hanno detto i giudici, e non ha un nome chi era in compagnia di Rudy Guede”.
Così termina uno dei processi più seguiti e contorti della storia recente per fatti di cronaca, il delitto di Perugia, l’omicidio della studentessa inglese Meredith Kercher, con un lungo ed estenuante iter giudiziario che alla fine ha assolto definitivamente dall’accusa di omicidio i grandi imputati Amanda Knox e Raffaele Sollecito. La parola fine, l’ha pronunciata l’avvocato di Sollecito, Giulia Bongiorno che a sentenza definitiva ha telefonato al suo assistito: “Raffaele, hai capito? Hai capito bene. E’ finita. Il processo e’ finito”.
Gianfilippo Bonanno