Il Comitato Tecnico Scientifico senza mezze misure ha chiesto al governo di emanare un provvedimento restrittivo, un vero e lockdown per tutto il periodo natalizio per gli italiani in vigore dal 23 dicembre al 6 gennaio. I suggerimenti del CTS sono stati accolti dal governo. Lo stesso Premier Conte ha annunciato che il testo del nuovo decreto ad hoc per il Natale è quasi pronto. L’Italia dovrebbe seguire le linee guida tracciate dall’ultimo dpcm tracciato per le zone rosse. L’ipotesi molto concreta, ancora al vaglio, è quella di un’anticipazione del coprifuoco, dalle 22 potrebbe essere anticipato alle ore 20. Vietati gli spostamenti provinciali e regionali, ci si potrà spostare entro i confini del proprio comune. Rimangono in attesa gli eventuali spostamenti nelle seconde case anche all’interno del comune stesso.
Secondo quanto riportano i maggiori organi di stampa nazionale le ipotesi “che circolano vedono uno stop dal 23 dicembre al 6 gennaio con ipotesi di coprifuoco alle 20 o addirittura alle 18 o quella di anticipare il blocco al 19 dicembre, ovvero proprio una delle date scelte dagli italiani per ritornare a casa (o meglio, nel luogo dove hanno residenza, domicilio o abitazione principale): questi viaggi dovrebbero essere comunque consentiti mentre verranno bloccati tutti gli altri“.
L’ipotesi più “forte” è quella di un’istituzione di una zona rossa nazionale che somiglierà al lockdown della scorsa primavera, quando si poteva uscire di casa solo per ragioni di urgenza, necessità e salute e con l’autocertificazione.
L’obiettivo del governo, recepito il suggerimento del Comitato Tecnico Scientifico, è quello di evitare una terza ondata di contagio da Covid-19. Il periodo natalizio è un’esame che l’Italia dovrà superare a pieni voti. Il rischio di una nuova ondata è troppo alto.