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Lutto Moda: addio a Krizia, scompare Maria Mandelli, regina del pret a porter

Krizia, il noto marchio della Moda internazionale ha perso la sua stilista principe, la donna che aveva dato lustro per decenni alla famosa casa di moda, è scomparsa infatti all’età di 90 anni Maria Mandelli. La signora Mandelli, conosciuta come Mariuccia, si è spenta nella sua casa la scorsa notte, la stilista che aveva dato i natali al noto marchio di moda Krizia. Nel marchio il senso altissimo della vanità femminile, proprio a rafforzare le sue “manie” la signora Mandelli aveva cercato nella mitologia greco il nome per la sua collezione, e Krizia è stata la scelta diventato ben presto un culto dell’arte modaiola internazionale.

Nata a Bergamo nel 1925, fin da giovane nutre un’incontenibile passione per la moda, dimostrando precocemente una particolare attitudine per il taglio, il cucito e l’ideazione di capi d’abbigliamento. Studia in Svizzera e, spinta da una zia, tenta il concorso per diventare insegnante. Divenuta maestra elementare, lascia la cattedra per aprire un laboratorio a Milano, dove, con l’amica Flora Dolci, inizia a produrre gonne e vestiti semplici, dalla linea essenziale e fresca.

Nel 1957, Krizia espone una serie di “abiti-frutta” al SAMIA (Salone mercato internazionale dell’abbigliamento), una delle prime manifestazioni in cui le collezioni di moda venivano presentate al pubblico, facendosi notare dai compratori, anche americani, e da Elsa Robiola, figura-chiave della storia del giornalismo di moda italiano, che in un articolo sull’evento torinese segnala le idee giovani della neonata Casa di moda. Nel 1964, con una collezione interamente giocata sui toni del bianco e del nero presentata a Firenze presso Palazzo Pitti, ottiene il premio “Critica della moda”, assegnato per la prima volta a una donna e, in precedenza, solo allo stilista fiorentino Emilio Pucci.

Verso la fine degli anni sessanta Maria Mandelli sposa Aldo Pinto. Nello stesso periodo dà vita a Kriziamaglia, per la quale vengono inaugurati nuovi spazi produttivi a Sesto Ulteriano, e a Kriziababy, con un proprio stabilimento nel bergamasco.
Nel 1971, quando la moda prevedeva solo il maxi ed il midi, presenta una collezione di pantaloncini cortissimi (hot pants), con i quali, a Capri, si aggiudica il premio “Tiberio d’oro”. Gli accostamenti arditi, l’uso di materiali insoliti, come la gomma, il sughero e l’anguilla, e le forme audaci le valgono il soprannome di “Crazy Krizia”, assegnatole dalla stampa americana.