Un blitz all’alba dei Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani ha portato in carcere 26 presunti appartenenti a Cosa Nostra trapanese.
Tra i destinatati dell’ordine di custodia anche un personaggio di spessore della politica di Trapani e di tutta la provincia trapanese, Paolo Ruggirello, 53 anni.
Mafia & Politica, trema tutta la provincia di Trapani. L’arresto di Paolo Ruggirello di fatto apre un nuovo scenario di Mafia e Politica che negli ultimi tempi era rimasto chiuso ed ostacolato nei palazzi di giustizia siciliani.
L’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Palermo, su richiesta della locale Procura della Repubblica -DDA. Gli inquirenti contestano a Ruggirello il reato di associazione mafiosa. In particolare il soggetto, come si evince dalle accuse: “Ha cercato e ottenuto voti mafiosi dai clan di Mazara per le elezioni regionali del 2017 e le politiche del 2018. In cambio avrebbe promesso l’interessamento per alcuni appalti”.
Un vero e proprio terremoto che potrebbe colpire ambienti della politica siciliana e principalmente quella della provincia di Trapani. L’influenza politica di Ruggirello ha interessato anche le amministrative di paesi della provincia di Trapani, fra i quali quello di Castelvetrano.
Proprio per il boss latitante, originario di Castelvetrano, Matteo Messina Denaro, l’organizzazione criminale stanata oggi dall’Operazione Scrigno, stava cercando nuove frontiere di investimento. Sotto gli occhi della nuova reggenza di Trapani, il turismo di Favignana. Diversi gli investimenti da operare nella perla delle Egadi.
L’operazione di stamani ha portato ad un ingente sequestro beni di società ed esercizi commerciali per un valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Tra i beni sequestrati anche il Grand Hotel Florio di Favignana.
Fonte Locale su Mafia Operazione Scrigno
Alle ore 11 prevista la conferenza stampa sull’operazione di questa mattina che ha colpito la nuova cosca mafiosa di Trapani.