Morto Totò Riina: non una notte qualunque, una notte come tutte le altre. L’editoriale di Peoplexpress.it
E’ una notte come tante altre, una notte d’autunno con la pioggia che bagna quasi tutta la penisola. Nel quarto live di X Factor 11 succede il finimondo, fischi della platea a Gianni Morandi ed ai giudici per l’eliminazione di un talento puro, Camille Cabaltera. E’ la notte che ha seguito la giornata “epocale” di Silvio Berlusconi che finalmente ha avuto ragione da alcuni giudici, la diatriba giudiziaria riguardava il “mantenimento” all’ex moglie, Veronica Lario.
Ma non è una notte come le altre. Per gli appassionati di Gomorra, è la vigilia dell’attesissima terza stagione. Per gli amanti del calcio è l’ultima notte insonne dopo il no ai Mondiali Russia 2018 dell’Italia, l’ultima notte, perchè da domani inizia il campionato e #chissenefregadellanazionale. Ma non è una notte qualunque, per Giovanni e Paolo, gli eroi nostrani della fine del secondo millennio, loro sono lassù e sono stati svegliati dalla notizia data in diretta: ore 3,37 Ospedale Maggiore di Parma, è morto Salvatore Riina, Totò ‘u curtu.
Quello con i “peri ‘ncritati”. Colui che ha saputo dichiarare guerra allo stato ma che, a quanto pare, con una parte dello stato aveva avviato una trattativa. La morte di un carnefice, del creatore della famosa “mattanza”. Chiedetelo agli “scappati” chi era Totò Riina. Ditelo al padre del piccolo Di Matteo, chi era Totò Riina. E soprattutto ditelo a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, eroi e vittime di stragi volute da lui. Chiedetelo pure ai familiari di chi innocentemente ha perso la vita, alle vittime di Via dei Georgofili ad esempio.
Non è stata una notte come tante altre, e come quando chiedono ai giocatori di calcio, alla vigilia di un derby, se una stracittadina è una partita come tutte le altre, non buttiamoci sull’ipocrisia e guardiamo la realtà. Stanotte però è stata una notte come tutte le altre #echissenefregadellamortedelcapodeicapi.