La riapertura dei bar e dei pub ha indotto, specialmente i giovani ad affollare le strade adiacenti ai locali e questo aspetto ha lanciato un segnale di allarme. La paura di un nuovo contagio da nord a sud è molto alta. Nelle prossime ore il Governo, sentiti i vari governatori regionali, varerà un piano di misure ad hoc per limitare al massimo gli assembramenti della movida italiana. A conferma di quanto l’Italia sia ancora in una fase particolarmente “pericolosa”, a rischio di una nuova epidemia, le parole della ministra degli Interni, Luciana Lamorgese:
“Avere restituito la libertà di uscire può aver indotto a pensare che sia tutto superato, ma così non è. E’ opportuno lanciare un messaggio ai giovani: se dovesse tornare l’epidemia sarebbe un fallimento per il Paese. Supereremo questa emergenza solo se operiamo tutti con grande senso di responsabilità”.
Movida e coronavirus, i sindaci arruolano i controllori civici per spiagge e locali: bando per 60 mila volontari (IlMessaggero)
Nelle ultime ore a Roma e nel litorale laziale si sta ottemperando a questo fenomeno notturno con una serie di misure, tra le quali il divieto di vendere bevande alcoliche oltre una certa ora.
Boccia contro la “movida”: “Se continua così non si riapre la mobilità tra le regioni”
Misure che potrebbero essere adottate in tutto il territorio nazionale. Le forze politiche stanno valutando misure drastiche per evitare gli assembramenti. Alcuni sindaci starebbero per convocare gli aventi reddito di cittadinanza che fungerebbero da controllori civici.
Il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia a LaStampa: “Non siamo sorpresi per quel è accaduto in questo fine settimana. Ma se è comprensibile e umano, dopo due mesi, uscire di casa, non dobbiamo dimenticare che siamo ancora dentro il Covid 19 e dunque chi alimenta una movida sta tradendo i sacrifici fatti da di milioni di italiani”.