151 anni fa nasceva in Pennsylvania una delle prime giornaliste investigative della storia, Nellie Bly e Google, come in tanti pensavano, non le ha dedicato un doodle animato in Italia ma solo per il motore di ricerca in USA, Canada, Australia, Nuova Zelanda, Francia, Islanda, Finlandia, India, Grecia, Bulgaria, Slovenia, Lituania, Serbia, Kazakistan, Filippine, Taiwan, Sud Africa, Argentina, Cile, Nigeria, Ghana, Colombia e Perù. Nellie Bly era lo pseudonimo di Elizabeth Jane Cochran, soprannominata “Pink” fu un’agguerrita giornalista statunitense tanto che rimase celebre l’episodio, a seguito di un articolo sessista, si scontrò con l’editore del giornale.
Jane Cochran mandò una lettera molto pungente all’editore, la missiva spinse l’editore ad offrire un posto nella redazione del giornale alla Cochran, che era alla disperata ricerca di un posto di lavoro. L’editore a quel punto diede a Pink anche il suo pseudonimo, Nellie Bly, come il personaggio del titolo di una famosa canzone di Stephen Foster. Il suo giornalismo investigativo spinse Nellie Bly a viaggiare molto, arrivò anche in Italia. Scrisse una sorta di di viaggio nel mondo in 80 giorni, quello del famoso Jules Verne. Si spense all’età di 57 per una presunta polmonite.
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Redazione Peoplexpress