Non è l’Arena: rissa verbale Corona-Mughini, uno vero e proprio scontro choc in diretta, durante la trasmissione, in onda su La 7, ieri sera fra Fabrizio Corona ed il giornalista e personaggio televisivo, Giampiero Mughini. Il tutto durante la diretta della puntata condotta da Massimo Giletti.
Fabrizio Corona, stizzito dall’atteggiamento del giornalista e scrittore Mughini, si rivolge a lui ponendo la domanda, Ma lei sa cosa è la torsione eticizzante del diritto, visto che fa il filosofo televisivo camuffato da pagliaccio?”. Proprio da lì scoppia il finimondo, con Massimo Giletti che cerca di far tornare la calma. Mughini risponde: “Non mi trovo nella circostanza di rispondere alle sue domande” La calma sembra essere tornata ma Corona racconta il suo ultimo arresto davanti al figlio, Mughini gesticola.
A quel punto Corona non si ferma più: “Non fare così, perché oggi veramente litighiamo. Se sei stato pagato per venire qui e vuoi ancora i tuoi soldi per fare le tue scenate da buffone, allora stai attento quando si parla di certe cose. Guardati come sei vestito. Sei vestito da sessantenne? Sei vestito da buffone che va in tv con gli occhiali arancioni”.
Mughini ribatte: “Poveraccio da due soldi“. Corona offeso dalla parola poveraccio, alza l’asticella: “Io poveraccio?” Io ti compro e ti metto in giardino a scrivere libri, magari ne vendi uno”. “Sei un analfabeta“, ha esclamato Mughini. Corona è un fiume in piena: “Guarda i miei libri quanto pesano e poi guarda i tuoi. Sei un poveraccio. Ti insegno anche il giornalismo, oltre che l’estetica, visto che ne hai bisogno”.
Il gesticolare di Mughini mentre Fabrizio parla della sue vicende personali non gli va giù e chiede: “Dimmi di cosa parli. Dimmi perché hai fatto questi gesti con le mani. Intellettuale di sto caxxo”. Mughini: “C’è un momento in cui lui non ha la parola e non schiamazza? Oh dai! Mi pagate per ascoltarlo? Ascoltarlo è veramente troppo! Sta facendo una perorazione, dai”. Corona: “Tu non sai nemmeno cosa significhi perorazione”. Mughini conclude: “Senti, giovanotto, tieniti calmo Non so se la terza elementare l’hai fatta”.