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Nuovo Dpcm: le regole dal 6 marzo al 6 aprile

Nuovo Dpcm anti-Covid, il primo di Mario Draghi, che sarà in vigore dal 6 marzo e fino al 6 aprile

Il primo Dpcm del governo del premier Draghi è stato firmato e comunicato agli italiani. Le norme del decreto entreranno in vigore dal prossimo 6 marzo e varranno fino al 6 aprile 2021.

Il nuovo Dpcm, con le misure anti Covid fino a Pasqua, è stato sottoscritto. Alle 18:45 si è tenuta la conferenza stampa a Palazzo Chigi con il ministro della Salute Roberto Speranza, la ministra per gli Affari Regionali Mariastella Gelmini, il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e il presidente del Consiglio superiore di sanità Franco Locatelli. Sono state esposte le regole principali contenute dal nuovo Dpcm. Scuole chiuse in zona rossa ed in quelle zone dove sulla base di 100 mila abitanti si avranno 250 contagi.

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Si seguito alcune delle regole contenute nel nuovo Dpcm:

SPOSTAMENTI
In tutta Italia è vietato spostarsi tra regioni, anche se si trovano in fascia bianca o gialla. Si può uscire dalla propria regione soltanto per motivi di lavoro, salute e urgenza, portando con sé il modulo di autocertificazione. In zona arancione è vietato anche uscire dal proprio comune di residenza e rossa. Chi vive in zona rossa non può andare a trovare a casa amici e parenti nemmeno una sola volta al giorno, come era invece a Natale.

Si può andare nelle seconde case, ma soltanto se si trovano in una regione gialla o arancione e soltanto se per farlo non si deve uscire da una regione arancione scuro o rossa. Chi vive in zona arancione scuro non può uscire dal Comune di residenza anche per andare in una seconda casa. Vietato, in ogni caso, invitare amici o parenti che non facciano parte del proprio nucleo familiare. In caso di case condivise o in multiproprietà potrà andare solo una famiglia alla volta. Bisogna inoltre dimostrare di essere proprietari o affittuari da una data antecedente il 14 gennaio 2021.

BAR E RISTORANTI
In zona gialla bar e ristoranti possono restare aperti fino alle 18. Da quell’orario in poi è consentito l’asporto, fino al coprifuoco delle 22, e la consegna a domicilio, senza limiti di orario. In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 solo per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande, comprese le enoteche (ma senza degustazione): da questi si potranno acquistare bevande alcoliche e analcoliche ‘da asporto’, senza consumo sul posto, fino alle 22. Dopo le 18 per bar e simili (senza cucina) resta sempre il divieto dell’asporto dopo le 18.


NEGOZI E CENTRI COMMERCIALI
In zona gialla e arancione le attività commerciali sono aperte con orari spesso scaglionati e ingressi contingentati. Nelle zone rosse invece i negozi sono chiusi, tranne quelli dei beni di prima necessità. Nei weekend e nei giorni festivi e prefestivi i negozi all’interno dei centri commerciali devono restare chiusi ad eccezione di farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, generi alimentari, prodotti agricoli e florovivaistici, tabacchi, edicole e librerie. In zona rossa queste restrizioni sono ancor più stringenti perché possono restare aperti solo gli alimentari, le farmacie e i negozi di prodotti agricoli e florovivaistici.

Mercati
Valgono le stesse regole dei centri commerciali.

Servizi alla persona
Nelle zone rosse, saranno chiusi i servizi alla persona come parrucchieri, barbieri e centri estetici.

Palestre, piscine e impianti sciistici
Palestre e piscine e impianti sciistici rimarranno chiusi in tutta Italia.

Cinema, musei e teatri
Nelle zone gialle si conferma la possibilità per i musei di aprire nei giorni infrasettimanali, garantendo un afflusso controllato. Dal 27 marzo, sempre nelle zone gialle, è prevista l’apertura anche il sabato e nei giorni festivi. Dal 27 marzo, nelle zone gialle si prevede la possibilità di riaprire teatri e cinema, con posti a sedere preassegnati, nel rispetto delle norme di distanziamento. La capienza non potrà superare il 25% di quella massima, fino a 400 spettatori all’aperto e 200 al chiuso per ogni sala.