Veronica Panarello, madre del piccolo Loris, il cui corpo è stato ritrovato il 29 novembre 2014 nel canalone a Santa Croce Camerina, si trova rinchiusa con l’accusa di omicidio del figlio, nel carcere di Agrigento e proprio dal penitenziario siciliano, la donna, madre del piccolo Loris, ha capovolto tutta la versione sulla morte del figlioletto, ed ha fatto sapere tramite il proprio legale la nuova versione del tragico fatto avvenuto quel maledetto 29 novembre 2014 nel paesino in provincia di Ragusa.
“Ho trovato a terra Loris, strangolato dalle fascette di plastica, vittima probabilmente di un gioco, ed ho tentato di salvarlo. Ma senza riuscirci. Presa dal panico, pensando che nessuno le avrebbe creduto ho sollevato il corpicino del piccolo e l’ho portato in contrada Mulino Vecchio adagiandolo nel canalone. Facendo tutto da sola. Poi, andando verso il castello di Donnafugata, ho gettato lo zaino di Loris, in una campagna abbandonata, vicino a vecchi casolari”
Una versione che gli inquirenti stanno valutando bene anche con dei sopralluoghi nei posti, nei quali, Veronica Panarello, ha riferito di essere andata. Ieri sera nella trasmissione Porta a Porta di Bruno Vespa, gli ospiti in studio hanno esaminato quanto detto dalla madre del piccolo Loris, le immagini delle telecamere della cittadina ragusana hanno cercato di ricostruire quanto avvenuto tragicamente quel 29 novembre, giorno in cui è scomparso e poi è stato ritrovato il corpo senza vita di Loris Stival.
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