Matteo Renzi ha aperto la crisi di governo con le dimissioni dei ministri di Italia Viva, Bellanova e Bonetti. Il Premier ha accettato le dimissioni informando il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Le parole di Conte: “Sono sinceramente rammaricato. Ho provato fino allʼultimo a evitare questo scenario e non mi sono mai sottratto al confronto, ma è difficile quando il terreno è minato. Renzi si è assunto la grave responsabilità di aprire una crisi di governo” che sta procurando “un notevole danno al Paese nel pieno di una pandemia”.
“Ho provato fino all’ultimo minuto utile a evitare questo scenario – ha proseguito il Premier – e voi siete testimoni degli sforzi fatti in ogni sede, ad ogni livello di confronto. Ancora due giorni fa e oggi ho ribadito che avevo preparato un lista di priorità per un confronto da fare non appena approvato il Recovery, in serata le misure anti-Covid, la proroga dello stato di emergenza, giovedì lo scostamento di bilancio“.
Sulla possibilità di un Conte ter, Matteo Renzi ha riferito: “Non abbiamo veti su nessuno, né pregiudizi su alcuno. Andare in Parlamento non è una concessione ma un elemento fondamentale. Se vorrà venire, ci troverà in Parlamento. A lui la scelta. Ma come non c’è alcun veto o pregiudizio da parte nostra, sia chiaro che sia per questa maggioranza che per una eventuale forma diversa non c’è un solo nome per Palazzo Chigi. Chi dice ‘o tizio o voto’ è irresponsabile”.