Capita spesso che quando le cose non vanno per il meglio, la passione impone di tornare al vecchio stile, magari nella direzione che porti a nomi come Ancelotti o Spalletti, due personaggi che alla Roma non sono state meteore o solo comparse e se Garcia in panchina sta vivendo il momento più buio della sua esperienza giallorossa, i nomi di Carlo Ancelotti e quello di Luciano Spalletti, tecnici al momento a riposo, infiammano quel sentimento del tifoso romanista che oggi più che mai ha allentato la propria passione nei confronti della squadra capitolina. Sabatini e Pallotta al momento difendono Rudy Garcia ma si lavora già per il futuro, futuro che a Roma risponde a due “vecchie” conoscenze della As Roma, uno è Carletto Ancelotti, e l’altro è Luciano Spalletti.
La squadra intanto non avrà giorni di riposo, dopo la disfatta subita in casa contro l’Atalanta, il tecnico francese ha mandato ai suoi un chiaro segnale di rigore, niente riposo e tutti in campo per allenarsi. La squadra è a pezzi, gli infortuni sono stati frequenti come spesso accade a Trigoria ormai da qualche anno, lo staff di Garcia è sotto la lente d’ingrandimento ed il rischio che in 10 giorni tutto possa saltare è altissimo. I nomi di Ancelotti e Spalletti incombono su Garcia, che nonostante il suo animo da guerriero è molto preoccupato per la tenuta psico-fisica della sua squadra, Roma priva di idee, senza cattiveria e con parecchie falle difensive che la rendono vulnerabile contro tutti.
I prossimi dieci giorni di Garcia saranno a Trigoria saranno elettrici, il pubblico ce l’ha da tempo con il francese ed ha abbandonato l’Olimpico da mesi, pochissimi spettatori, il problema con il prefetto di Roma sembra essere una scusa, la politica di Pallotta e la situazione tecnica sembrano aggravare la situazione di strappo fra la tifoseria giallorossa e la squadra.