Roma-Liverpool 4-2: Skomina “pentito”, il clamoroso retroscena negli spogliatoi dell’Olimpico. Il racconto ha un antefatto, anzi diversi antefatti, gli episodi “orribili” che hanno avuto un solo protagonista, Damir Skomina, arbitro internazionale sloveno di 41 anni. Gli antefatti sono utili per raccontare quello che è avvenuto alla fine della gara, circa 30 minuti dal fischio finale.
Secondo quanto riporta il quotidiano on line “ForzaRoma.info”: Secondo il giornalista Tancredi Palmeri, il direttore di gara negli spogliatoi era distrutto dopo essersi reso conto degli errori commessi”.
Secondo quanto rivelano diversi portali, le persone autorizzate a sostare nella Mixed Zone dello Stadio Olimpico hanno appurato che il fischietto sloveno ha voluto rivedere gli episodi “incriminati”. Allibito, sbalordito e quasi scioccato dalle decisioni prese da se stesso nella notte di Champions League che poteva regalare la Finale alla Roma dopo 34 anni. La spinta di Van Dijk su Dzeko, evidente, che ha propiziato il secondo goal dei Reds.
Il clamoroso errore sul fuorigioco fischiato a Dzeko con il bosniaco atterrato inesorabilmente da Karius. Rigore e giallo per il portiere di Klopp. Poi l’episodio di un clamore pazzesco. Sul risultato di 2-2, El Shaarawy indirizza la palla nella porta sguarnita, Karius già battuto ed a terra, Alexander Arnold para a mano aperta il tiro. Era rigore ed espulsione del calciatore inglese. Siamo al minuto 63. La Roma avrebbe potuto avere la grande possibilità di giocare in vantaggio. Quasi mezz’ora e con un uomo in più. La possibilità è resa ancora più probante se si pensa che la Roma, ha fatto altri due goal, portandosi sul 4-2, nonostante tutto.