Il blocco delle manifestazioni sportive fino al prossimo 14 giugno, così come emanato nell’ultimo Dpcm del 17 maggio ha portato la FIGC a comunicare lo stop fino a quella data. La Lega Calcio Serie A s’interroga sul futuro della stagione calcistica 2019-2020, con 12 giornate ancora da disputare, 4 gare da recuperare, semifinali e finale di Coppa Italia. La soluzione è al vaglio dei vertici federali che spera in una relazione “morbida” del Comitato Tecnico Scientifico Nazionale per ovviare alla stesura dei nuovi calendari. In questa fase di stallo è tornata prepotentemente l’ipotesi Playoff e Playout per decidere la fine della stagione agonistica.
Di questo parere è il patron dell’Udinese, Giampaolo Pozzo che nel corso di un’intervista a LaRepubblica ha espresso il suo forte disappunto sulla ripresa a giugno del campionato di Serie A: “Non voglio ripartire a giugno perché bisogna usare il buon senso. Mi sembra assurdo incaponirsi su questa accelerazione”.
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Pozzo spiega la sua posizione: “Io non dico che non si debba ricominciare il campionato, ma che lo si deve fare in sicurezza. Il punto non è il protocollo in sé, ma il fatto che siamo quasi a fine maggio e che le forzature non servono a niente. Mi passi il paragone, ma è come se si volessero fare diventare di 12 ore le giornate, che ne hanno 24”.
Per il proprietario dell’Udinese, Pozzo, la soluzione migliore sono i playoff e playout: “Un calendario come quello ipotizzato non è applicabile: si rischiano soltanto infortuni a catena. Bisogna trovare soluzioni diverse. Una può essere quella dei play-off e dei play-out. In ogni caso l’Uefa aveva indicato il 2 agosto come data limite per potere giocare le coppe e si può anche ragionare con l’Uefa di questo”.