Palermo, la nuova Cupola di Cosa Nostra azzerata. Arrestato Settimo Mineo, erede di Riina. Oltre a Mineo, tra gli arrestati di oggi, 46 in totale, i tre componenti della Cupola: Gregorio Di Giovanni, rappresentante del mandamento di Porta Nuova, Filippo Salvatore Bisconti del mandamento di Misilmeri-Belmonte. Francesco Colletti del mandamento di Bagheria-Villabate.
Settimo Mineo, erede di Riina, 46 arresti a Palermo. La nuova cupola palermitana stanata prima ancora di iniziare a comandare.
All’alba di questa mattina gli uomini della DDA di Palermo hanno tratto in arresto 46 persone ritenute, a vario titolo, appartenenti alla nuova Cupola di Cosa Nostra della provincia di Palermo. Fra i nomi degli arrestati, spicca fra tutti, quello di Settimo Mineo, ottantenne, ritenuto dagli inquirenti, l’erede della mafia palermitana dopo la morte di Totò Riina. Le indagini dei carabinieri hanno di fatto scoperchiato la nuova organizzazione della mafia palermitana.
Dalle intercettazioni emerge il ruolo di spicco di Settimo Mineo, volto “storico” del panorama mafioso, arrestato la prima volta nel 1984 e poi nel 2006. La storia criminale di Mineo risale a tanto tempo fa. La sua famiglia entrò in conflitto con il clan di Bontade. In un agguato nel 1982, lui rimase vivo, morì invece il fratello. Dalle indagini emerge il ruolo di “devoto” in questa nuova commissione provinciale mafiosa. Un vero e proprio boss che aveva paura delle intercettazioni, tanto da non utilizzare mai il telefono. Gli spostamenti a piedi dell’uomo hanno incuriosito gli investigatori.
Una delle intercettazioni principi dell’operazione è sicuramente quella inerente alla conversazione fra il boss Francesco Colletti del mandamento di Bagheria-Villabate ed il suo autista. “Si è fatta comunque una bella cosa per me è una bella cosa questa. Molto seria, molto, con bella gente. Grande. Gente di paese, gente vecchi, gente di ovunque”.
Settimo Mineo, erede di Riina, 46 arresti a Palermo / Video e Foto da fonti locali