E’ durato solo 48 ore il sogno di Real Madrid e Juventus di creare la Super League, le distanze prese dai club inglesi, dalle spagnole Atletico Madrid e Barcellona e dall’Inter hanno di fatto reso inutile tutto il trambusto creato con l’annuncio a “reti unificate” dei 12 club nella notte fra domenica e lunedì. Perez e Agnelli, i veri fautori del progetto, sono rimasti in silenzio fino a questo momento in attesa di uscire allo scoperto con un comunicato ufficiale che dovrà necessariamente essere fatto. Ci sono i tifosi che vanno sempre e comunque tutelati, e la Juventus, che in Italia ne annovera quasi 20 milioni dovrà dare risposte serie. Di serio a questo punto c’è solo il muro eretto da Uefa e Fifa che alla fine è resistito agli attacchi dei “dissidenti”.
Ieri sera si era diffusa la notizia di una possibile dimissione di Andrea Agnelli. Bocche cucite in casa Juventus ma sicuramente i soci e gli azionisti non sono molto contenti della figura che il prestigioso club torinese ha fatto e soprattutto come ne sia uscito il suo numero uno.
Secondo quanto riporta il portale Sportmediaset.it non si escludono, nelle prossime ore, le dimissioni di Andrea Agnelli da presidente della Juventus. Nelle scorse ore le voci sulle presunte dimissioni sono state smentite: “Andrea si è fatto troppi nemici, sia esterni che interni. Tutte le grida di dolore di chi si è stracciato le vesti per quello che è stato visto come un attentato alla purezza del calcio, da capi di Stato, ministri, parlamentari e presidenti di ogni genere e grado a uomini di calcio vero, allenatori e giocatori. Una situazione difficile da sostenere”.
Si legge ancora: “Andrea Agnelli, però, si è ritrovato improvvisamente a essere il nemico pubblico numero uno su tutti i giornali europei. Non una situazione facile, soprattutto ora che si ritrova a dover difendere il progetto Super League dopo le tante defezioni di chi gli aveva giurato fedeltà eterna. La vicenda, comunque vada a finire, non potrà che portare a conseguenze imminenti, nonostante le smentite dello stesso presidente e del club”.
I rapporti già da tempo incrinati con Elkann: “A tutto questo vanno aggiunti la drammatica situazione economica del club e i rapporti non certo idilliaci con il cugino John Elkann, che da tempo fanno pensare a un cambio di rotta in casa Juve. Si parla del possibile avvicendamento, alla guida bianconera, con un altro cugino, Alessandro Nasi, stimatissimo manager di alto livello. In questo caso, oltre a mettere mano alla gestione societaria, ci sarebbe anche una rivoluzione tecnica, con Pirlo, scommessa dello stesso Andrea, destinato a lasciare la panchina bianconera dopo un anno da dimenticare”.