Nuovo servizio a Le Iene nella puntata di ieri sera, martedì 19 febbraio 2019 sul rogo alla ThyssenKrupp nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007.
In particolare, l’inviato Alessandro Politi, ha fatto chiarezza sulla sentenza di carcerazione che sta dividendo l’Europa.
ThyssenKrupp: rischio archiviazione, Le Iene proseguono la battaglia contro lo stato di libertà dei due manager tedeschi che ancora oggi sono a piede libero.
Le Iene, caso ThyssenKrupp: il servizio andato in onda a dicembre del 2018
Alessandro Politi, inviato delle Iene, ha ascoltato le testimonianze della figlia, dell’allora 43enne Angelo Laurino, Noemi. Oltre ad aver ascoltato Noemi, la iena ha intervistato l’unico superstite della strage della Thyssenkrupp: Antonio Boccuzzi. Anni fa le Iene andarono alla ricerca dei due tedeschi che non hanno ancora scontato il carcere senza ottenere nulla.
Politi è andato dai manager tedeschi condannati in Italia. La iena è andata a Bottrop in Germania, dove è riuscito a incontrare Harald Espenhahn, condannato a 9 anni e 8 mesi mentre faceva jogging.
L’inviato riesce però a parlare con il figlio, che conosce e parla l’italiano. Il figlio dichiara: “Non abbiamo ammazzato nessuno, è una questione di politica questa” dice. “Non potevamo più stare in Italia, per noi c’era veramente troppo pericolo”.
Le Iene 19 febbraio, Rogo alla Thyssen: archiviazione in Germania per le condanne italiane? SERVIZIO
L’inviato ha raggiunto Priegnitz, che pero è sfuggito alle domande, dicendo solo di “Essere dispiaciuto per le famiglie e che la giustizia tedesca si farà viva”. Politi ha provato a raggiungere anche Espenhahn, che però è fuggito.