Le Iene hanno dedicato uno speciale dal titolo “Un anno di covid”. Gaetano Pecoraro ha ripercorso le principali tappe del coronavirus che colpito il mondo, particolare attenzione prestata alla situazione vissuta in Italia. Secondo quanto riporta il sito ufficiale della trasmissione: “Un anno fa un microscopico parassita uccideva un uomo a 10.000 chilometri da casa nostra. Da allora la vita in tutto il mondo e di tutti noi è cambiata radicalmente. Con Gaetano Pecoraro ripercorriamo cosa è successo: da Wuhan al paziente 1, dal lockdown di primavera fino a questa seconda ondata. E ci chiediamo: poteva andare meglio? Ecco da dove siamo partiti in Italia tra incredibili eccellenze e gli “ospedali da incubo” su cui abbiamo indagato, soprattutto al Sud“.
L’8 aprile 2020 Wuhan torna già alla normalità, l’Italia invece è in pieno lockdown con le persone che, pur di uscire, si mettono perfino a portare fuori un pappagallo al guinzaglio.
248 morti evitabili, degrado, insetti nei bagni. Il dottor Nazario Di Cicco ha avuto il coraggio di denunciare la malasanità nel Casertano: è stato punito per questo. Gaetano Pecoraro ci racconta gli ospedali di incubo con cui l’Italia si è trovata ad affrontare l’emergenza coronavirus.
Igiene inesistente, tubi rotti, tetti che crollano, estintori rubati. I calabresi hanno appena pagato di nuovo e sulla loro pelle i disastri della sanità regionale. Gaetano Pecoraro ci mostra cosa aveva scoperto già prima del coronavirus.
Alla fine dello speciale, Gaetano Pecoraro ci lascia con la sanità di cui andiamo orgogliosi. Iacopo e i bambini affetti da alcune malattie rare a Milano, in uno dei 4 centri all’avanguardia in questo in Europa, vengono operati direttamente nella pancia della mamma.
REPLICA DELLO SPECIALE LE IENE “UN ANNO DI COVID”: